E’ morto in uno scontro a fuoco con la polizia, Cherif Chekatt, il killer di Strasburgo. E’ stato ucciso in pieno quartiere di Neudorf, dove aveva fatto perdere le tracce 48 ore fa dopo l’attentato commesso nel mercato di Natale. Chekatt è stato ucciso dalla polizia in un blitz nella rue du Lazaret. Aveva con sé una pistola e un coltello. E’ stato lui a sparare per primo contro i poliziotti, che lo hanno successivamente neutralizzato, secondo quanto appreso dalla radio France Info.
Il terrorista si era rifugiato in un deposito vicino alla Plaine-des-Bouchers, vicino al centro di Strasburgo, nel quartiere della Meinau, non lontano da Neudorf dove aveva fatto perdere le tracce 48 ore fa. L’Isis ha rivendicato l’attentato di Strasburgo, definendo Cherif Chekatt un soldato dello Stato Islamico. Lo rende noto il Site, citando l’Amaq, l’agenzia dell’Isis.
Nel pomeriggio un uomo vicino a lui era stato posto in stato di fermo. Secondo quanto si apprende da fonti dell’inchiesta, non si tratta di un familiare. Si trovano già in stato di fermo dalla notte fra martedì e mercoledì i genitori e due fratelli del sospetto, che è sempre in fuga.
«Il terrorista islamico che ha ucciso innocenti a Strasburgo è morto. Amen, non sentiremo al sua mancanza. Una preghiera per i feriti che stanno ancora lottando». Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ma ci sarebbe un uomo vicino al terrorista è stato posto in stato di fermo. Secondo quanto si apprende da fonti dell’inchiesta, non si tratta di un familiare. Si trovano già in stato di fermo dalla notte fra martedì e mercoledì i genitori e due fratelli del killer ucciso.
Ernesto Giusti