Circolare di Salvini invita i prefetti a intervenire rapidamente per sgomberare immobili occupati

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Matteo Salvini accelera sugli sgomberi a pochi giorni dal Natale: il titolare del Viminale ha inviato una direttiva ai Prefetti in cui chiede un intervento immediato per controllare e bonificare le aree più degradate delle città; quei luoghi dove si annidano le situazioni più a rischio che vanno ad incidere sulla vivibilità e sulla sicurezza urbana.
Già il 1 settembre scorso dal Viminale era partita una circolare con la quale si dava indicazione di mettere in campo ogni azione per prevenire nuove invasioni di edifici.
Argomento che era stato al centro anche del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica dell”8 novembre scorso, al termine del quale era emersa la necessità di procedere con la massima premura ad una verifica a livello provinciale di tutte le situazioni più a rischio. Il decreto sicurezza, convertito in legge il 1 dicembre, ha poi inasprito i reati per chi promuove e occupa edifici e definito la procedura per lo sgombero dei palazzi occupati, che vede un ruolo centrale dei prefetti. Ora questa nuova direttiva con la quale si chiede, nella sostanza, un’accelerazione degli sgomberi.
«Si rende in primo luogo indispensabile – scrive dunque il ministro ai prefetti – mettere in campo ogni possibile iniziativa finalizzata alla messa in sicurezza di tali immobili, onde prevenire un aggravamento delle condizioni di degrado e pericolo. Si tratta infatti di edifici che possono costituire motivo di preoccupazione sia sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica che su quello della tutela della pubblica e privata incolumità e delle condizioni igienico-sanitarie». Ai prefetti Salvini chiede quindi di convocare al più presto i Comitati provinciali per l”ordine e la sicurezza pubblica, allargati agli enti locali, per una approfondita analisi delle situazioni a rischio in ogni provincia e per predisporre una immediata ricognizione, anche con l’ausilio delle forze di polizia, di tutti gli immobili in stato di abbandono.
Gli esiti della ricognizione dovranno poi essere valutati dallo stesso Comitato che, in caso, dovrà individuare le situazioni che devono essere affrontate con priorità e le misure necessarie da adottare. Tra queste il ministro indica la necessità di un coinvolgimento sempre più organico delle polizie locali nel presidio delle aree più critiche e la possibilità per le amministrazioni locali di obbligare i proprietari degli edifici in stato di abbandono ad intervenire immediatamente per la messa in sicurezza, anche attraverso l’installazione di sistemi di difesa passiva. Entro il 31 gennaio i prefetti dovranno inviare al Viminale i report dell’attività svolta, contenenti sia i risultati delle ricognizioni sia le iniziative già intraprese.

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