tutte le misure approvate, dalle pensioni al reddito di cittadinanza alla flat tax

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Proviamo a fare la sintesi delle principali misure approvate, come risultano dall’approvazione definitiva del provvedimento alla Camera, il cui testo è stato subito firmato dal Capo dello Stato per l’entrata in vigore, al fine di evitare l’esercizio provvisorio.

Arrivano i fondi il per reddito di cittadinanza, sia pure un po’ tagliuzzati, e arriva quota 100 per andare in pensione in anticipo rispetto alle regole della legge Fornero. E poi la flat tax, ma solo per gli autonomi, e il condono fiscale – riservato a chi è in condizioni di difficoltà economica -, e ancora: la web tax calibrata sui giganti di internet, la clausola di salvaguardia che ipotizza gli aumenti Iva nel 2020 e nel 2021 se il governo non troverà altre strade per migliorare il bilancio italiano. In coda, il solito elenco di provvedimenti omnibus: la proroga delle concessioni delle spiagge, nuove regole per la maternità, conferma della card cultura per i 18enni (anche questa un po’ ridotta), gli sgravi per chi assume al Sud. La legge di bilancio per il 2019 ha tagliato il traguardo. Ora che è scritta si tratta di attuarla nel concreto: il primo passaggio è stato difficile, il secondo non sarà da meno.

Reddito di cittadinanza, ecco i fondi : La manovra non regolamenta – né istituisce – il reddito di cittadinanza: per questo sarà necessario un decreto, promesso a inizio anno. Contiene però una quantificazione precisa dei fondi che lo alimenteranno: rispetto ai 9 miliardi previsti si è scesi a 7,1 miliardi nel 2019, 8,055 nel 2020 e 8,317 nel 2021. Nel conto sono compresi i fondi del Reddito di inclusione, che continuerà ad essere garantito. Una parte delle risorse è destinata ai centri per l’impiego (le Regioni potranno assumere fino a 4mila persone) per far funzionare il meccanismo che dovrebbe aiutare chi riceverà il sussidio a trovare un lavoro. L’obiettivo è partire ad aprile: in tempo per incassare il credito politico alle elezioni europee e per fare in modo che la vera portata del provvedimento – tutt’altro che universale e molto lontano dalle promesse fatte in campagna elettorale – sia percepibile quando il voto per l’Europa sarà passato.

In pensione con quota cento: L’anticipo della pensione con quota 100 – possibile per chi sommerà a 62 anni di età 38 anni di contributi – partirà ad aprile e sarà modulato in quattro finestre annue. Anche qui il governo s’è dovuto rassegnare a un taglio di 2,7 miliardi dei fondi previsti all’inizio: scendono nel 2019 da 6,7 a circa 4 miliardi. Nel 2020 il pacchetto costerà più del doppio, 8,336 miliardi. Nel 2021 ne serviranno 8,6 mentre dall’anno successivo la cifra scenderà leggermente (8,153 per il 2022, 6,999 per il 2023 e 7 miliardi dal 2024).

Pensioni d’oro: Il taglio sulle pensioni più alte – dal 2019, per 5 anni – sarà del 15% per i redditi compresi tra 100 e 130.000 euro lordi e arriverà al 40% per quelli superiori ai 500 mila euro. In arrivo anche una stretta sulla rivalutazione legata all’inflazione: sarà piena solo fino a 1.522 euro (tre volte il trattamento minimo) per scendere al 40% per chi riceve nove volte il minimo.

I pensionati stranieri: flat tax se tornano al Sud: Per i pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni che scelgono di tornare in Italia per abitare nel Sud è stata stabilita una flat tax al 7%. L’imposta sostitutiva, calcolata in via forfettaria, si applica per cinque periodi d’imposta a chi trasferirà la residenza in Italia, in comuni con popolazione non superiore ai 20.000 abitanti delle Regioni del Sud: Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia.

Gli aumenti dell’Iva: L’Iva non sarà toccata nel 2019. Dal 2020, se il governo non riuscirà a disinnescare le clausole di salvaguardia (se non troverà maggiori entrate o non riduzioni massicce di spesa) l’Iva agevolata salirà dal 10 al 13% e quella ordinaria dal 22% al 25,2% . Quest’ultima aliquota salirà al 26,5% nel 2021.
Due miliardi di spesa congelata: Alcune voci di spesa, circa due miliardi, restano congelate fino a luglio, quando il monitoraggio dei conti stabilirà se sbloccare o meno le risorse. Al «miglioramento dei saldi di finanza pubblica», ovvero per sbloccare i denari congelati ed evitare gli aumenti Iva saranno destinati i maggiori introiti – circa 4 miliardi – attesi dalla gara per i diritti d’uso delle frequenze disponibili per i servizi di comunicazione in banda larga.

La flat tax al 15%: Il regime forfettario – un’imposta sostitutiva unica al 15% – verrà esteso agli autonomi che dichiarano ricavi o compensi fino a 65 mila euro. Resta escluso chi esercita attività autonome per società con cui ha in essere rapporti di lavoro (o li abbia avuti nei due precedenti periodi d’imposta), onde evitare che gli incarichi dati in regime autonomo diventino un modo per aggirare il pagamento delle tasse sul lavoro dipendente. La flat tax, sempre al 15%, sarà applicata anche per le lezioni private svolte da docenti titolari di cattedra nelle scuole di qualunque ordine e grado.

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Il condono fiscale: La manovra prevede lo stralcio delle cartelle emesse tra il 2000 e il 2017 per chi potrà dimostrare di essere in grave difficoltà economica. I debiti potranno essere estinti pagando una quota del dovuto: il 16% per chi ha un Isee non superiore a 8.500 euro, il 20% (Isee tra 8.500 e 12.500) e 35% (Isee tra 12.500 e 20 mila euro).

La web tax: Arriva l’imposta al 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online, forniscono pubblicità o servizi di trasmissione dati. Il prelievo si applica alle aziende con ricavi «ovunque realizzati» non inferiori a 750 milioni di euro e ricavi derivanti da servizi digitali realizzati nel territorio dello Stato «non inferiori a 5,5 milioni».

Auto: l’ecotassa e l’ecoincentivo: L’ecotassa per le auto si pagherà sulle grosse cilindrate. L’imposta sarà di 1.100 euro per l’acquisto di un’auto nuova con emissioni comprese tra 161 e 175 CO2 g/Km. Si passa a 1.600 euro per la fascia 176-200, a duemila euro tra 201 e 250 e a 2.500 euro oltre 250. Accanto all’ecotassa, gli incentivi per chi acquisterà auto a emissioni ridotte, ibride o elettriche: scatteranno per chi spenderà fino a 50 mila euro (anche in locazione finanziaria) dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021. Per l’elettrico il contributo è di 6 mila euro (emissioni tra 0 e 20 CO2 g/km) se si rottama contemporaneamente un veicolo fino all’euro 4. Il bonus scende a 4 mila euro se non c’è una rottamazione. Per l’ibrido (emissioni tra 21 e 70) gli incentivi passano a 4 mila euro (con rottamazione) e 1.500 (senza).

Mini-Ires: Si restringe la platea della mini-Ires, ossia dello sconto del 9% sull’aliquota dell’imposta sul reddito delle società che reinvestono gli utili in beni strumentali e nuove assunzioni. Confermato, almeno per ora, anche lo stop alle agevolazioni Ires per gli enti non commerciali, misura che penalizza anche le associazioni non profit.

Cancellata l’Iri: La manovra dà il via libera all’abrogazione dell’imposta sul reddito di impresa.

Taglio dell’Imu sui capannoni: La deducibilità ai fini Ires e Irpef dell’Imu relativa agli immobili strumentali è riconosciuta nella misura al 40% dall’anno di imposta 2019.

Taglio dei premi Inail: La manovra prevede uno sgravio sui contributi Inail a carico delle imprese. Partirà da 410 milioni di euro per l’anno 2019, salirà a 525 milioni per il 2020 e a 600 milioni per il 2021.

Ilva: cassa prorogata e fondi per la conversione: Proroga anche per il 2019 della Cassa integrativa straordinaria per i dipendenti degli stabilimenti produttivi del gruppo Ilva. La manovra destina anche 300 milioni – dal 2019 al 2021 – per istituire la Commissione speciale per lo sviluppo delle aree ex-Ilva e la realizzazione di un piano per la riconversione produttiva di Taranto.

Bonus per le imprese 4.0: Il bonus, con un tetto annuale di 300.000 euro, è attribuito nella misura del 50% delle spese ammissibili per le piccole imprese e del 40% per le medie imprese. Alle grandi imprese sarà riconosciuto nel limite massimo annuale di 200.000 euro e nella misura del 30% delle spese. Rimodulato e prorogato anche l’iperammortamento, che consente uno sconto fiscale per le imprese che acquistano beni strumentali (materiali) funzionali per la trasformazione tecnologica e digitale delle attività. Arriva, infine, un contributo a fondo perduto per l’acquisizione di consulenze specialistiche legate alla trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie previste dal Piano impresa 4.0.

Agevolazioni per i beni strumentali: Si riaprono i termini per sottrarre dal reddito di impresa il valore dei beni strumentali. L’agevolazione vale solo per le imprese individuali.

Cedolare secca anche per i negozi: Estesa la cedolare secca ai contratti di locazione relativi a locali commerciali fino a 600 mq di superficie.

Taglio dell’accisa sulla birra: L’accisa passerà da 3 euro a 2,99 euro per ettolitro e grado-plato. Per i piccoli birrifici artigianali l’aliquota ordinaria sarà ridotta del 40 per cento.

Iva agevolata per il pane: Estensione dell’Iva agevolata al 4% per alcuni ingredienti utilizzati per la preparazione del pane.

Bonus per il terremoto in Emilia-Romagna: Prorogata al 31 dicembre 2019 l’esenzione Imu e la sospensione delle rate dei mutui nei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal sisma del 2012.

Risparmiatori truffati: I risparmiatori truffati coinvolti nelle crisi bancarie potranno rivolgersi direttamente al ministero dell’Economia per ottenere il rimborso. Che sarà concesso agli azionisti fino al 30%, agli obbligazionisti subordinati fino al 95%. Il Fondo di indennizzo ha una dote di 525 milioni l’anno nel triennio. A valutare le domande sarà una commissione di nove tecnici, senza il passaggio dall’arbitro finanziario.

Immobili di Stato in vendita: La legge di bilancio prevede un programma di dismissioni immobiliari che dovrà essere pronto entro il 30 aprile e comprenderà anche gli immobili in uso al ministero della Difesa, le ex caserme. Il governo punta a incassare 950 milioni per il 2019 e 150 milioni per ciascuno degli anni 2020, e 2021. Per la valorizzazione di questi immobili sarà possibile cambiare la destinazione d’uso e procedere con interventi edilizi, anche in via diretta. La norma è stata ribattezzata dai Verdi «sfascia-centri storici».

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Tagliato il fondo per gli investimenti: Nel triennio la manovra conferma 15 miliardi per gli investimenti nel prossimo triennio. Nel 2019, però, il fondo sarà tagliato di circa un miliardo.

Maternità, mamme al lavoro fino al parto: Le mamme potranno scegliere di lavorare fino al parto e godere dei 5 mesi di maternità dopo la nascita del bambino, con il via libera del medico. Prorogato – per il 2019 – il congedo per i papà che sale da 4 a 5 giorni.

Bonus asili nido: Il bonus per l’iscrizione agli asili nido pubblici o privati passa da 1.000 a 1.500 euro l’anno fino al 2021. A partire dal 2022, avrà un importo «non inferiore a 1.000 euro su base annua».

Terreni per le famiglie numerose: Alle famiglie con tre o più figli, uno dei quali sia nato nel 2019, 2020 e 2021, e alle società costituite da giovani imprenditori agricoli (purché riservino una quota del 30 per cento della società ai nuclei familiari) saranno assegnate a titolo gratuito quote dei terreni agricoli. Le famiglie potranno richiedere un mutuo fino a 200 mila euro senza interessi per l’acquisto della prima casa in prossimità del terreno assegnato.

Bonus cultura per i 18enni: La card cultura sarà data anche a chi compie 18 anni nel 2019, con un limite massimo di spesa di 240 milioni. Sarà assegnata in base all’Isee della famiglia.

Ristrutturazioni e mobili, bonus prorogato: La detrazione d’imposta del 65% per le spese per interventi di riqualificazione energetica degli edifici fino a un valore massimo di 100 mila euro è prorogata fino al 31 dicembre 2019. Estesa anche la detrazione del 50% per le spese sostenute per gli impianti di climatizzazione invernale e altri interventi di ristrutturazione edilizia fino a una spesa massima di 96 mila euro e per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+.

Il bonus giardini: Prorogato a tutto il 2019 lo sgravio per la sistemazione a verde di aree scoperte di immobili a uso abitativo.

Seggiolini per bambini: Nei prossimi due anni saranno in vigore sconti per l’acquisto dei seggiolini dotati di dispositivo antiabbandono. Lo stanziamento previsto è di un milione per il 2019 e un milione per il 2020.

Canone Rai: Il canone Rai per uso privato è fissato a 90 euro. Metà dell’extragettito va anche all’ampliamento (fino a 8.000 euro) della soglia di esenzione per gli ultrasettantacinquenni.

Il sostegno alle cure in famiglia: Incrementato di 5 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2019-2021 il Fondo per il sostegno di cura e di assistenza dei familiari.

Fondi per le politiche giovanili: Il fondo per le politiche giovanili, a partire dal 2018, cresce di 30 milioni. Nasce il Consiglio nazionale dei giovani: avrà una dotazione di 200 mila euro per il 2019. Cresceranno di 40 milioni di euro il fondo per il finanziamento delle Università, di dieci milioni quello per il finanziamento degli enti e degli istituti di ricerca, di altri dieci milioni il fondo per le borse di studio.

Tv digitale, gli incentivi: Sale a 151 milioni la dotazione del fondo destinato agli incentivi per chi – dal 2019 al 2022, cambierà tv e decoder per adeguarsi ai nuovi standard DVB-T2 in vista dello switch off del digitale terrestre. Sono previste anche nuove regole per la ripartizione delle frequenze.

Niente carta famiglia per gli extra-comunitari: La Carta della famiglia, destinata alle famiglie con almeno tre figli conviventi di età non superiore a 26 anni, sarà riservata agli italiani e ai cittadini appartenenti a Paesi membri dell’Unione europea regolarmente residenti nel nostro paese.

Femminicidio, dimezzato il fondo per gli orfani: Più che dimezzato il rifinanziamento del fondo per gli orfani di femminicidio. In arrivo 5 milioni anziché i 12 ipotizzati.

Bonus assunzioni nel Mezzogiorno: Prorogato per il 2019 e il 2020 il bonus Sud per le assunzioni di giovani e disoccupati senior da almeno sei mesi. Le assunzioni incentivate dal bonus che utilizza fondi Ue, devono avvenire in una delle 8 regioni meridionali (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna). Cambia anche il bonus “resto al Sud”: l’età massima per ottenerlo passa da 35 a 45 anni, cancellata l’esclusione delle attività dei liberi professionisti dall’elenco dei beneficiari.

Bonus giovani eccellenze: Ai datori di lavoro privati che dal 1 gennaio al 31 dicembre 2019 assumeranno ex studenti meritevoli con contratto a tempo indeterminato, sarà riconosciuto un bonus fiscale che consiste nell’esonero dai versamenti contributivi fino 12 mesi (e 8mila euro).

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Fondi per taglia-attese e ristrutturazioni: La spesa ammodernamento o installazione di infrastrutture tecnologiche per le prenotazioni sanitarie viene aumentata a 150 milioni per il 2019 e a 100 mln per ciascuno degli anni 2020 e 2021 con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni sanitarie. Il programma di interventi per la ristrutturazione dell’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnologico passa da 24 a 28 miliardi di euro.

Screening neonatale: Entrano nella lista degli accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie anche le malattie neuromuscolari genetiche, le immunodeficienze congenite severe e le malattie da accumulo lisosomiale. In arrivo 4 milioni.

Fondi per i tumori e le malattie cardiovascolari: Cinque milioni sono destinati agli Istituti di ricovero e cura di carattere scientifico delle rete oncologica del ministero della Salute, altri 5 milioni per quelli della rete cardiovascolare. A questi fondi si aggiunge un contributo di 5 milioni per il 2019 e 10 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021 per il centro nazionale di adroterapia oncologica (Cnao).

Anagrafe nazionale vaccini: In arrivo nuove risorse per il funzionamento dell’anagrafe nazionale vaccini e delle anagrafi regionali vaccini.

Dissesto idrogeologico: Stanziati 2,6 miliardi di euro per la realizzazione di investimenti «finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico nei territori in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza».

Stabilimenti balneari: Proroga per i prossimi 15 anni delle concessioni demaniali marittime in atto e in scadenza il 31 dicembre 2020. Si evita così la messa la bando nel 2020 degli stabilimenti come previsto dalla direttiva Bolkestein (che impone gare d’appalto per tutti i terreni del demanio). La norma, presentata dalla Lega, apre la strada a una procedura di infrazione da parte della Commissione europea.

Stop agli incroci tv-giornali: Stop definitivo agli incroci proprietari tra televisione, comunicazione ed editoria: si impedisce sia alle imprese che esercitano l’attività televisiva, con ricavi superiori all’8% del Sistema integrato delle comunicazioni, che alle imprese del settore delle comunicazioni elettroniche che detengono una quota superiore al 40% dei ricavi di settore, di acquisire partecipazioni in imprese editrici di quotidiani o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di quotidiani. Sono esclusi i giornali diffusi solo attraverso internet.

Contributi all’editoria: Dal 2019 saranno ridotti progressivamente i contributi diretti all’editoria. Nel 2022 i finanziamenti saranno azzerati. (Qui un contributo di Data Media Hub che fa chiarezza sul tema: a quanto ammontano, chi li riceve)

Bonus sport: Il credito d’imposta per le erogazioni liberali destinate a interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive sarà ampliato.

Termovalorizzatore di Acerra: Abrogata l’autorizzazione di spesa per l’affitto del termovalorizzatore di Acerra, pari a 30 milioni di euro annui dal 2010 per quindici anni. Le risorse sono destinate all’incremento del Fondo bonifiche.

Pubblica amministrazione: Stop ai nuovi ingressi nella pubblica amministrazione centrale fino al 15 novembre 2019 (per le università fino al 1 dicembre), proroga per tutte le graduatorie dei concorsi pubblici, ma a scalare. L’estensione riguarda i concorsi a partire dal 2010: quelli più vecchi (2010-2014) scadranno il 30 settembre. Le graduatorie del 2015 scadranno il 31 marzo 2020, quelle del 2016 il 30 settembre 2020, le graduatorie 2017 arriveranno al 31 marzo 2021, e quelle 2018 scadranno a fine 2021. Dall’anno prossimo, le graduatorie resteranno in vigore per tre anni dal giorno della loro approvazione.

Debiti della pubblica amministrazione: Banche, intermediari finanziari, Cassa Depositi e Prestiti e istituzioni finanziarie dell’Ue potranno concedere anticipazioni di liquidità a Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e province autonome che si trovano in situazione di carenza di liquidità temporanea, per far fronte al pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili maturati fino 31 dicembre 2018.

Sicurezza del territorio e delle strade: Costituito un fondo, con un limite complessivo di 400 milioni di euro, per favorire gli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale.

Tasi, maggiorazione prorogata: I Comuni possono confermare anche per il 2019 e il 2020 la maggiorazione della Tasi se già disposta con delibera del consiglio comunale per gli anni 2016-2018.

Roma, per le buche arriva l’Esercito: Per fronteggiare l’emergenza delle buche nel manto stradale di Roma arriveranno 75 milioni di euro nel triennio e sarà possibile impiegare l’esercito. Autorizzata anche la spesa di 5 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 per l’acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle strade. La manovra fissato anche il termine perentorio di 36 mesi entro cui Roma Capitale potrà avanzare istanze di liquidazione di crediti riferibili alla gestione commissariale.

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