Il vicepremier leghista, Matteo Salvini, va all’attacco della Cina. Ed è nuova tensione con l’altro vicepremier M5s, Luigi Di Maio. «Non mi si dica che la Cina è un paese con il libero mercato»: ha detto il responsabile del Viminale al Forum di Confcommercio a Cernobbio, aggiungendo comunque di essere contento della visita del presidente cinese e dell’apertura dei mercati a parità di condizioni. Noi vogliamo essere assolutamente cauti quando c’è in ballo la sicurezza nazionale ha precisato. Ma arriva la replica di Di Maio: «Salvini ha il diritto di parlare, io come ministro del Mise ho il dovere di fare i fatti e i fatti sono la firma di accordi per 2,5 miliardi».
Nel suo intervento al Forum, Salvini ha parlato dell’Iva. «Qualcosina abbiamo fatto in questi nove mesi – ha rilevato -. Le clausole Iva non sono scattate e non scatteranno. Stiamo lavorando con tutti i nostri uomini che si occupano di imprese. Non scatterà alcun aumento dell’Iva».
Parlando poi dei rimborsi agli investitori delle banche, ha detto che il ministero dell’Economia ci sta mettendo troppo. «Al ministero stanno aspettando la risposta dell’Europa – ha aggiunto – io mi sono rotto le palle di aspettare la risposta dell’Europa e oggi lo dirò allo stesso ministro dell’Economia, perché i risparmiatori non possono aspettare i tempi dell’Europa». A Tria spetta firmare e io personalmente gli chiedo di farlo.
Quanto al governo, afferma Salvini, «se dipende da me, questo governo arriva alla fine mantenendo tutti gli impegni presi». Che Conte fosse più vicino ai Cinque Stelle «lo sapevamo. Era nella loro squadra di governo. Quindi va benissimo così e stiamo lavorando bene – ha concluso – Non ho gelosie».