Uffizi, messaggio antibagarini: il Comune multa il museo, 422 euro di ammenda

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Galleria degli UffiziSerata calda nei rapporti di vicinato tra Palazzo Vecchio e la Galleria degli Uffizi, dopo la consegna della multa al direttore Eike Schmidt per non aver richiesto l”autorizzazione comunale necessaria a trasmettere in audiodiffusione sotto i loggiati del museo messaggi contro il bagarinaggio. Ma, dopo una telefonata chiarificatrice tra Nardella e il direttore della galleria il clima si è stemperato e i due sono rimasti d’accordo di incontrarsi nei prossimi giorni, per risolvere la questione.

Il verbale per 422 euro di multa (diminuiti a 295 se pagata entro 5 giorni) è arrivato nelle mani del direttore nel tardo pomeriggio di oggi: la contestazione è una violazione del regolamento comunale sugli impianti pubblicitari, la contestazione riguarda l”effettuazione di pubblicità fonica a mezzo di altoparlanti posizionati sotto il loggiato degli Uffizi. «Noi non facciamo pubblicità, e ho fatto inserire nel verbale che non ci è mai stato intimato, come sostiene la Polizia municipale, di interrompere il messaggio», ha detto Schmidt, annunciando che avrebbe sentito i legali del Mibact: «Mi riservo di valutare se continuare a trasmettere o meno il messaggio». Finora il direttore aveva spiegato di non dover richiedere autorizzazioni perchè il loggiato è di titolarità del demanio e non ascrivibile al territorio comunale. «Non voglio fare polemiche – ha detto ancora – ma so per certo che dai vertici di Palazzo Vecchio non c’è stata intenzione di arrivare a questa multa: tutto ciò è probabilmente iniziativa di qualche burocrate impazzito». Nardella, commentando l”erogazione della multa con i giornalisti durante il sopralluogo al cantiere della voragine sul lungarno Torrigiani, diceva che questo è lavoro della polizia municipale: «Come in Germania anche in Italia ci sono delle regole: quando queste regole non si rispettano scattano delle sanzioni. Se il direttore degli Uffizi ha ragione, farà ricorso contro le regole: qui non c’è da fare né dibattiti né polemiche».

Più tardi però la telefonata chiarificatrice con Nardella. «Con Palazzo Vecchio – ha detto Schmidt – c’erano state informazioni in contrasto tra loro: nei prossimi giorni ci vedremo con il sindaco per trovare un’iniziativa comune e gestire la questione». Lo stesso Nardella ha fatto sapere di voler incontrare al più presto Schmidt. Il quale ha sottolineato che «l’idea del messaggio antibagarinaggio era nata per migliorare Firenze e che il servizio, in questi giorni di applicazione, ha avuto riscontri positivi. In ogni caso, se ho sbagliato, pago di tasca mia. E se c’è bisogno dell’autorizzazione comunale, spegnerò gli altoparlanti: ma ne caldeggerò presto la riattivazione, perchè ne abbiamo bisogno: il metodo funziona».

 

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