Calcio storico 2016, Bianchi in finale: vincono per 8 a 5 sui Verdi

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corteo-calcio-storicoPeccato quel parapiglia finale, una rissa fuori programma dopo il colpo di colubrina che aveva chiuso una partita spettacolare. Addirittura una delle migliori che io abbia visto in una cinquantina d’anni di Calcio storico. Una partita rimasta in sostanziale equilibrio fino al 35′, dopo l’ennesimo pareggio verde. Si era sul 4-4. Brava e manovriera, la rinnovatissima squadra verde di San Giovanni. Che ha dovuto cedere al collaudatissimo impianto di gioco bianco, orchestrato da un Valleri, appunto il “Vallero”, straordinario sia in regìa che sotto caccia. Ma a scardinare la difesa dei Verdi ci ha pensato un altro, Stefano Sebastiani, con due tiri originali più che fortunati: ha scaraventato il pallone verso la rete da quasi metà campo, facendolo rimbalzare sulla rena e ottenendo una propizia traiettoria che l’ha portato, per due volte, a scavalcare la balaustra e infilarsi in rete. Così la prima caccia bianca (15′) e così la sesta (39′).

RISSA
– Detto questo torniamo alla parte brutta dello spettacolo: quel finale con gente entrata sulla rena della piazza senza averne titolo. Animi infiammati, come sempre succede alla fine di queste partite, e cazzotti che volano. Con alcuni calcianti pronti a ricominciare da dove avevano appena finito. Il Comune fa sapere, sia pure informalmente, che la gazzarra non passerà liscia. Potrebbero esserci alcune squalifiche in più rispetto ai 5 espulsi durante il gioco. Arrabbiatissimo Michele Pierguidi, presidente del Calcio storico, oltre che del consiglio di quartiere 2 (Campo di Marte). Risoluto Pierguidi: ha detto che non assisterà alla semifinale di domani, 12 giugno, fra Azzurri e Rossi e nemmeno alla finale del 24 giugno. Brutto spettacolo, ripetiamo, perché fin lì era tutto filato abbastanza liscio. Grandioso, come al solito, lo spettacolo del corteo e molto contento Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, magnifico messere per l’occasione, pronto a posare con Dario Nardella, sindaco di Firenze, e con i presidenti dei colori sullo sfondo straordinario di piazza Santa Croce. E ora? Prima di tutto ci aspettiamo una bella partita anche fra Azzurri e Rossi. Eppoi vedremo che cosa decideranno gli organismi di giustizia del Calcio storico.

PARTITA – Dopo il colpo di colubrina iniziale, i Verdi cominciano a spingere. Al 7′ Virgilio Borgosano sfiora la caccia: colpisce lo spigolo della balaustra. Nel football sarebbe un palo clamoroso. E al 14′ è Bertarelli a colpire il legno della balaustra, stavolta una trentina di centimetri sotto il fatidico bersaglio della rete. Caccia mancata e caccia subìta: la legge del calcio storico sembra uguale a quella del calcio moderno. Infatti un minuto dopo (15′) Stefano Sebastiani trova il primo dei suoi micidiali rimbalzi e la mette dentro. Da questo momento è un susseguirsi frenetico di emozioni e di cacce. Pareggia Niccolò Innocenti (17′). I Bianchi tornano in vantaggio con Mattoni (24′). Due a due verde al 27′ ancora con Niccolò Innocenti. Dunque 3-2 per i Bianchi (29′) ad opera di Capaldi . Ma arriva puntuale (al 32′) il 3-3 di Bertarelli. Passa un minuto e il mitico “Vallero” riporta avanti Bianchi: 4-3. Ennesimo pareggio verde (35′) con Giovanni Prezioso. Da qui la svolta: al 37′ quinta caccia bianca con D’Eligio. L’equilibrio è rotto: al 39′ ancora il beffardo tiroa rimbalzo di Sebastiani fa allungare il vantaggio dei Bianchi: 6-4. Tutto finito? No. Prezioso accorcia: 6-5. Ma l’esperienza aiuta i Bianchi, ormai lanciati verso la finale. Al 47′ la settima caccia, autore il grande Valleri. E proprio al 50′ l’ottava caccia: autore Selvaggio.

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FINALISTI – Spettacolo splendido, lo voglio ribadire. Cinque espulsioni durante la partita. Prima due verdi, poi due bianchi. Un altro verde fuori nel finale. Qualche contestazione verso gli arbitri, ma si tratta di ordinaria amministrazione. Onore ai Bianchi, capaci di bissare il successo già ottenuto contro i Verdi nella finale 2015 e di prenotare il posto per il 24 giugno, San Giovanni 2016. Ma ai Verdi vanno ugualmente grandi complimenti. Squadra assai ringiovanita. senza più Gianluca Lapi, il vecchio leader, e senza il Birghillotti che segnava cacce impossibili, ma capace di schierare una formazione destinata a crescere. Ha commesso qualche ingenuità, soprattutto ha subìto quelle due cacce beffarde del Sebastiani, ma potrà fare tesoro di questa partita non finita bene. I Bianchi? Vallero sugli scudi, come sempre, ma bravi tutti: da Sebastiani a Selvaggio, a Mattoni, fino a Filippo Ardito, un altro della famiglia del pugile, Gaetano Ardito. Quindi appuntamento a domani: per Azzurri-Rossi. E naturalmente alla finale del 24 con i Bianchi che aspettano di conoscere l’avversario.

 

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