Vlahovic salva la Fiorentina al 93′ con un gol straordinario: 1-1 con l’Inter. Chiesa fischiato. Pagelle

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Finale epico, d’altri tempi: l’eroe è Dusan Vlahovic. Che in pieno recupero, con la Fiorentina ormai rassegnata alla quinta sconfitta consecutiva e al precipizio verso il basso della classifica, riesce a fare il miracolo. Nel vero senso della parola: conquista il pallone a metà campo e scappa da solo, vanamente inseguito ds uno, due e anche tre nerazzurri che non l’acchiappano. Lui entra in area, guarda il piazzamento di Handanovic, e lo infila con un tiro incredibilmente preciso quasi all’angolo alto, alla sua sinistra. Esplode il Franchi. E’ pareggio. Davvero da non credere. Quello di Dusan è un eurogol: voglio che sia premiato dalla Lega, dalle televisioni, da tutti. Il gesto tecnico è di quelli che resteranno negli annali, ma conta soprattutto il momento in cui è maturato. Con la Fiorentina
letteralmente a pezzi: senza Chiesa, uscito per infortunio fra i fischi, senza Badelj, stremato, e senza Castrovilli, provato già dal primo tempo da una botta al ginocchio. Una Fiorentina con un Boateng inguardabile e, onestamente, inutile. Una Fiorentina salvata, nel primo tempo, prima dal Var (gol di Lautaro in fuorigioco), poi da Dragowski, eccezionale nel parare un colpo di testa di Lukaku che sembrava andare dritto in porta. Ecco, dopo tutto questo, il fantastico gol di Vlahovic dev’essere accolto come manna dal cielo, ossia qualcosa d’inimmaginabile e di salvifico. Ovvio che i problemi restano tutti. Montella rischia ancora la panchina: la partita con la Roma, venerdì prossimo, potrebbe anche fargli mangiare il panettone da esonerato. Soprattutto ci sono problemi grossissimi per la squadra. Non solo per la catena d’infortunati che seguono Ribery: Chiesa e Caatrovilli saranno recuperabili? Ma soprattutto servono rinforzi pronti subito, a gennaio. Mandzukic? Sarebbe buono. E’ vero che ho ancora negli occhi il gol di Vlahovic che si è guadagnato il posto in squadra. Boateng, davvero inguardabile, non gli può essere più preferito. Vedremo Pradè che cosa saprà fare. Commisso ha confermato di essere pronto a spendere. Il pareggio è un brodino. La situazione rasta grave, al di là dell’euforia per il pericolo scampato contro un’Inter raggiunta dalla Juve in testa alla classifica e di un Antonio Conte arrabbiato e naturalmente fischiato dal Franchi.

Franck Ribery nello skybox: è tornato dalla Germania, dopo
l’operazione, per sostenere i compagni (Foto Violachannel)

RIBERY – Carismatico e attaccato alla maglia, Franck Ribery vola dalla Germania a Firenze non tanto per cedere la partita, quanto per scendere negli spogliatoi a incitare i compagni. Poi si accomoda in uno sky box sopra la tribuna stampa. Mentre Montella si gioca le ultime speranze di restare sulla panchina viola schierando Boateng, e non Vlahovic, accanto a Chiesa. Pronti via e De Vrij stende Chiesa. L’arbitro non solo non alza il cartellino, ma nemmeno fischia la punizione. Poi è Dalbert a subire l’irruenza dei nerazzurri, caricati a mille da Antonio Conte, ancora d’umore nerissimo per l’eliminazione dalla Champions. Fischi per lui. Ma nessun applauso nemmeno per i tre ex viola: Vecino, Borja Valero e Biraghi. E’ la Fiorentina a spingere, ma Dalbert spreca un traversone che doveva essere destinato a centro area e che invece vola altissimo sul fondo. Quindi scontro fra Badelj e Lautaro: l’argentino si rotola tre volte in terra, alza la testa, poi piano piano si rialza.

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BORJA VALERO – Ma è l’Inter, inaspettatamente, a passare in vantaggio. Dando l’impressione di affondare nel burro: è l’8′, imbucata centrale di Brozovic, scatta Borja Valero, in area, sulla sinistra, che spiazza Milenkovic con una finta e infila Dragowski con un rasoterra preciso. Ma dai, Borja, a Firenze, non segnava mai! Ora segnano tutti gli ex: prima Di Carmine a Verona, ora Borja. Che però non esulta. La Fiorentina reagisce: al 14′ Badelj aggancia un bel pallone fuori area e lo indirizza all’angolo alto, alla sinistra di Handanovic che, compie una parata capolavoro e devia. Un attimo dopo è di nuovo l’attivissimo Badelj al tiro, su servizio di Castrovilli. Alta. Ma i viola insistono e guadagnano un paio di angoli,

PANCHINA – E Montella? Ha la testa bassa e le mani sprofondate nelle tasche del cappotto. Non immaginava, quando accettò di sostituire in corsa Pioli, in primavera, di correre il rischio di non arrivare a Natale per via di un ruolino di marcia disastroso. Al 23′ Milenkovic tocca Borja che va giù tipo sacco di patate. Punizione di Brozovic, la difesa respinge ed è ripartenza viola. Ma Lirola e Boateng non s’intendono. Al 26′ Brozovic stende Castrovilli. Giallo. Protesta Conte. Ma di che? Un minuto dopo, Chiesa difende bene sulla destra dell’area nerazzurra, serve Badelj che non tira. Perchè? Ecco il problema. Alla Fiorentina manca un centravanti vero. Boateng ha movimenti lenti e prevedibili, spesso torna indietro per sottrarsi alla marcatura, ma davanti non resta nessuno. Al 30′, al termine di un’azione elaborata, il Boa si trova a centro area con il pallone, non cerca il tiro ma il colpo di tacco. Un disastro! Ma il peggio potrebbe avvenire al 33′: Pulgar si fa strappare il pallone da Lautaro che scappa verso l’area viola, serve Lukaku che è lì accanto, Milenkovic cerca d’intervenire ma la sua respinta finisce sui piedi di Lukaku che colpisce d’istinto e sfiora il gol.

VAR – Che arriva pochi minuti dopo: al 39′ Borja lancia Lukaku in contropiede. Milenkovic va sull’attaccante belga che serve al centro Lautaro, solissimo, ma probabilmente in fuorigioco. Infatti mette il pallone alle spalle di Dragowski, ma mentre i nerazzurri esultano, interviene il Var: la posizione di Lautaro non era regolare. Gol annullato. Montella, quasi cianotico, riprende a gesticolare. Non basta: al 43′ Lukaku ci arriva benissimo di testa e mira all’angolino basso a destra di Dragowski, con con un guizzo ci arriva e devia. Grandissima parata! Nel frattempo rientra in campo Castrovill, uscito per un problema al ginocchio. Per fortuna non sembra niente di grave. E la Fiorentina potrebbe addirittura pareggiare se Boateng, servito da Lirola, fosse più incisivo. Lo ferma De Vrij che scivola, va carponi e dà l’impressione di toccare con la mano in piena area. I viola circondano l’arbitro. Che però fa proseguire. Al 3′ di recupero Chiesa traversa al centro, ma Handanovic si tuffa e devia il pallone che poteva arrivare, pericolosamente, sui piedi di Boateng.

CHIESA – Ancora Boateng protagonista in avvio di ripresa: servito con le spalle alla porta non riesce s voltarsi e perde un pallone che, meglio sfruttato, sarebbe potuto diventare un pericolo per Handanovic. Ma ormai è assodato: la Fiorentina non può giocare senza nemmeno una punta. La riprova al 6′: Chiesa va via bene a destra, traversa al centro nella speranza di trovare qualcuno che tiri in porta. Si presenta Pulgar: tiro sbilenco che Handanovic guarda andar fuori, a due metri dal palo. Rischiano, i viola, su un erroraccio di Pulgar: Lautaro va via in ripartenza. Bloccato. Quindi è Dalbert pennella al centro: testa di Boateng. Stavolta la manda alta. Montella si mette le mani fra i capelli. Ma deve toglierle e preoccuparsi ancora di più: perchè finisce qui la partita di Chiesa. Federico esce, seguito da qualche fischio. Federico aveva dato segno di non stare bene già nel primo tempo. Però i tifosi viola si aspettavano di più da lui. Entra Vlahovic. Al 20′ Castrovilli si prova da 25 metri: Handanovic risponde con un’altra parata da campione. A questo punto, provato fisicamente, esce Badelj. In campo Benassi.

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DALBERT – Al 24′ mi sorprende l’arbitro: Dalbert vince un contrasto con D’Ambrosio che va giù subito toccandosi la gamba. Giallo. Riguardo l’azione sul monitor: non mi pare che Dalbert abbia toccato il giocatore nerazzurro. Giusta invece (28′) l’ammonizione per Borja, autore di un fallo tattico su Boateng. Resto però sorpreso anche al 29: Dragowski esce avventurosamente su Lautaro, cade e rischia. L’arbitro fischia una strana punizione per la Fiorentina. Ma è nulla rispetto a quello che succede poco dopo: ancora Lautaro lanciato a rete, Dragowski esce e l’attaccante lo colpisce con un calcio al viso. Solo giallo per Lautaro. Dragowski è malconcio. Riprende faticosamente il suo posto mentre il gioco resta fermo alcuni minuti. Al 36′ lezione fi stile di Pezzella: ferma Luksaku con un tocchetto ed evita problemi seri.

EYSSERIC – Pioggia di fischi per Montella al 38′, quando decide di sostituire Castrovvilli (dolorante dal primo tempo) con Eysseric. Sì, il redivivo Eysseric, che non gioca da una vita. Non era meglio cambiare modulo, arretrando Boateng e inserendo Pedro davanti? Il mio timore è che Montella, ormai, non sappia più che pesci prendere. Mentre la Fiorentina, drammaticamente, si avvia verso la quinta sconfitta consecutiva. Esce Borja Valero fra i nerazzurri, ma quasi nessuno se ne accorge.

VLAHOVIC – Ora i viola sono in una situazione di nuovo terrificante: 16 punti, appena tre più della terz’ultima (Brescia). Intendiamoci: in campo si lotta, ma senza uno schema, un’idea e nenche un’invenzione. I minuti di recupero sono sei. E nel momento più buio accade il miracolo: Vlahovic conquista la palla a metà campo e vola verso la porta nerazzurra, nessuno riesce a fermarlo e lui, una volta in area, guarda Handanovic e lo infila con un tiro preciso, chirurgico e imprendibile sul secondo palo. Grandissimo gol. I tifosi viola si stropicciano gli occhi. Montella esce dal torpore: protesta per un fallo inesistente fischiato ai suoi e viene ammonito. Ma il finale è incredibile e gioioso. Primo pareggio dopo quattro sconfitte consecutive. Antonio Conte, fischiato, esce a testa bassa. Comunque gli è andata meglio di quando perse con la Juve, ormai alcuni anni fa.

Sandro Bennucci

Fiorentina (3-5-2)
Inter (3-5-2)
Dragowski 7
Handanovic 7
Milenkovic 5,5
Bastoni (nel st dal 43′ Godin sv) 6
Pezzella 6,5
De Vrij 6
Caceres6
Skriniar 6
Lirola5,5
D’Ambrosio 5,5
Pulgar5
Vecino 6
Badelj (nel st dal 20′ Benassi, sv) 6 Brozovic 5,5 Castrovilli (nel st dal 38′ Eysseric, sv) 5,5
Borja Valero (nel st dal 38′ Agoume, sv) 7
Dalbert 6
Biraghi 5,5
Chiesa (nel dal 12′ Vlahovic, 8) 5
Lautaro Martinez (nel st dal 38′ Politano) 5,5
Boateng 4,5
Lukaku 6
All.: Vincenzo Montella 5
All.: Antonio Conte 5,5

Arbitro:Mariani di Aprilia5,5

Marcatori:nel pt all’8′ Borja Valero; nel st al 48′ Vlahovic Ammoniti: Brozovic, Bastoni, Badelj, Lautaro, Dalbert, Borja Valero, Pulgar, Montella
Spettatori: 37.537 (di cui 28.026 abbonati) per un incasso totale di 679.952 euro

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