La citazione a giudizio diretto, senza cioè il passaggio dell’udienza preliminare, ai 14 imputati di bancarotta colposa è stata notificata oggi. Tra le consulenze contestate dalla Procura ci sono i quattro milioni di euro pagati dal cda di Banca Etruria per gli incarichi affidati a grandi società (Mediobanca e Bain) e importanti studi legali (Grande Stevens di Torino e Zoppini di Roma). Queste consulenze che i pm ritengono in gran parte inutili e ripetitive, avrebbero contribuito all’aggravamento del dissesto dell’istituto di credito di Arezzo, all’epoca presieduto da Lorenzo Rosi.