Sono 445 mila i migranti fermati nel 2019 senza regolari documenti in Turchia, molti dei quali tentavano di oltrepassarne le frontiere per recarsi nei territori dell’Ue. Si tratta di un significativo aumento rispetto ai 268 mila dello scorso anno. Inoltre, 105 mila sono stati rimpatriati nel 2019 nei Paesi d’origine, in crescita rispetto ai 68 mila dello scorso anno. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno di Ankara, Suleyman Soylu, tracciando un bilancio di fine anno in un’intervista alla Cnn turca. “Si tratta di una grande ondata migratoria, di cui è responsabile l’Occidente”, ha sostenuto Soylu. Ankara ha più volte accusato i Paesi europei di non contribuire sufficientemente alla gestione dei rifugiati siriani in Turchia e degli altri flussi migratori verso il Paese, che avrebbero come obiettivo finale propri l’Ue.